
“La nuova legge n. 3/2018, dalla mezzanotte del 15 febbraio, ha segnato in maniera definitiva il riconoscimento della dignità delle professioni sanitarie con la trasformazione dei collegi in ordini. Una svolta epocale cui la Federazione ha contribuito e per la quale si è battuta, in particolare negli ultimi anni della lunga e difficile gestazione della legge”. È quanto sottolinea la Fnopo (nuova denominazione della ex Fnco, ovvero Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica) che ha promosso il convegno “Legge n. 3 dell’11/01/2018: Riordino delle professioni sanitarie e la figura del consulente, perito” dedicato proprio all’informazione e al confronto tra tutti gli attori interessati alla materia: Ministero della salute, con dirigenti e la stessa ministra Lorenzin, docenti, avvocati, consulenti legali, formatori Corsi di Laurea in Ostetricia e dirigenti della Categoria delle ostetriche. «Sono orgogliosa e contenta di poter concludere con questa importante iniziativa, assieme alle componenti del Comitato Centrale dell’ormai ex Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche, il mandato triennale alla carica di questo ente iniziato nel marzo 2015 e che è in fase di rinnovo con le elezioni nazionali – afferma la presidente Fnopo, Maria Vicario –. La Federazione in questi anni ha seguito l’iter di formazione e nascita della legge da attore attivo, interloquendo e confrontandosi con la ministra, i dirigenti ministeriali, la senatrice De Biasi l’onorevole Marazziti. Un impegno che, ritengo, deve far parte degli scopi principali di un Ente come quello che rappresento, ovvero difendere e tutelare una professione cui abbiamo dato tanto nel corso della carriera. Attraverso la difesa della categoria Ostetrica, si tutela anche la salute delle donne, da sempre obiettivo della nostra professione». “La legge n. 3, così come licenziata, è una normativa ordinistica che ha saputo superare” afferma la Fnopo “i blocchi e i muri tra le diverse professioni sanitarie che hanno caratterizzato alcuni momenti critici. Inoltre, rappresenta un ulteriore tassello della riforma del mondo sanitario, insieme alla Legge Gelli, introducendo per la prima volta la definizione precisa degli elementi costitutivi di un ordine, rafforzando le previsioni cogenti del Codice Deontologico, inasprendo le pene per i casi di esercizio abusivo della professione con modifiche al Codice di procedura civile, al Codice di procedura penale e alla legge 43/2006”. «Il convegno di oggi, al di là dell’apporto conoscitivo sulla legge – conclude la presidente FNOPO, Vicario, – ha segnato ufficialmente un importante lavoro di collaborazione che questa Federazione è stata in grado di costruire nel corso degli anni con i vertici del Ministero della salute, ad esempio con la dottoressa Ugenti, con la stessa ministra della Salute, Lorenzin, che ha dato il proprio nome alla legge, la loro presenza in un evento organizzato dalle ostetriche sottolinea come la Federazione abbia saputo portare ai maggiori tavoli governativi le istanze della Categoria. È importante il riconoscimento del ruolo della categoria ostetrica, la nostra professionalità, l’apporto che possiamo e sappiamo dare in termini non solo di assistenza ma anche di promozione della salute della donna in tutte le fasi della sua vita, del nascituro e con loro di tutta la società. Gli interlocutori istituzionali sono fondamentali e con loro si dovrà sempre più incentivare una collaborazione proficua».