
“La Federazione delle Associazioni Emofilici – FedEmo Onlus – valuta favorevolmente l’impegno del Governo e del Parlamento nel cercare una soluzione normativa volta a dare ristoro ai danneggiati da sangue infetto, e in particolare agli emofilici danneggiati da emoderivati infetti, ancora in attesa di giustizia. Come più volte richiesto, la soluzione politico normativa è l’unica possibile, e quindi esprimiamo apprezzamento nel vedere accolta tale impostazione”. È quanto afferma in una nota il Presidente Fedemo Gabriele Calizzani che tuttavia considera “assolutamente iniqui gli importi previsti attualmente dall’emendamento, che di fatto privano il provvedimento di ogni logica risarcitoria, rendendolo lesivo di ogni diritto dei danneggiati nonché in contrasto con i criteri transattivi già fissati per i soggetti emofilici dal decreto del Ministro della Salute 3 Novembre 2003 previsti dalla Legge 24 Dicembre 2007, comma 362”. La Fedemo fa appello quindi al Governo e al Parlamento “affinché sia significativamente elevato l’importo, in particolare per i soggetti che hanno contratto doppia patologia e per i famigliari dei soggetti deceduti, procedendo all’erogazione in un’unica soluzione entro un anno” e chiede “che venga esplicitamente chiarito che per accedere a tale ristoro economico non operino i criteri della prescrizione e del periodo di contagio, previsti invece per l’iter transattivo in corso”.