-

Riorganizzazione della sanità territoriale e medicina di iniziativa: Siglato l’Accordo tra Regione Lazio e Sindacati medici di categoria

mmg

«Questo accordo con i medici di medicina generale è una bomba atomica, che però salva e salverà le vite. È una grandissima sfida e ringrazio i medici di medicina generale per questo» lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: «è uno dei pilastri e delle innovazioni più importanti che la sanità del Lazio ha vissuto dal dopoguerra».
Marotta (Smi Lazio): Abbiamo ottenuto alcuni dei risultati auspicati ma non mancano alcune perplessità
«Abbiamo ottenuto alcuni dei risultati auspicati», afferma Paolo Marotta, segretario Smi-Lazio: «Nessun taglio alle indennità delle Unità di Cure Primarie (Ucp) per i colleghi di Assistenza Primaria. E nessun obbligo, per i medici di medicina generale (Mmg), di prestare servizio all’interno delle “Case della Salute”, durante il fine settimana». Inoltre, il sabato e la domenica (diurni), «sarà garantito il lavoro per i colleghi con poche ore (o poche scelte). In questo modo riteniamo che, per i giovani medici, sarà più semplice inserirsi nel circuito del Ssr». Un grande risultato è stato ottenuto anche per la Centrale di Ascolto del servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) che, per la prima volta dal 1996, «viene ufficialmente menzionata in un documento della regione Lazio». Secondo Paolo Marotta, infatti, questo rappresenta «un primo passo per ottenere, finalmente, la tanto attesa strutturazione della pianta organica del personale medico della Centrale di Ascolto che, da ormai quindici anni, è imbrigliata in contratti a tempo determinato». Ma non mancano alcune perplessità: «Pur riconoscendo i risultati positivi finora raggiunti, molto è ancora da fare», ha aggiunto il Segretario Smi-Lazio. «Basti pensare che non sono state ancora risolte le criticità inerenti l’informatizzazione del sistema sanitario e la carenza dei medici dirigenti nelle Asl». Ed ha aggiunto: «Questo Accordo rappresenta anche il rilancio dell’informatizzazione. Ma è fondamentale che le Asl siano messe in condizioni di poterlo fattivamente applicare, perseguendo obiettivi comuni». Quindi, Paolo Marotta, ha concluso: «Solo con una reale collaborazione tra le Aziende sanitarie e il territorio, sarà veramente possibile creare una rete di informatizzazione ad hoc; valida sia per i medici che per gli utenti. Ma finché ognuno penserà al proprio “orticello”, tutti gli sforzi finora raggiunti risulteranno vani».
Queste le sei azioni che sta introducendo la Regione Lazio evidenziate in una nota:
“1.Percorsi di cura per i pazienti cronici. Fino ad oggi, dopo la prescrizione del medico, questi pazienti dovevano muoversi da soli tra le diverse strutture. Da oggi il medico li seguirà in ogni aspetto: dalle visite alle prescrizioni di farmaci e pacchetti di esami, fino alla scelta del presidio sanitario. Nel Lazio i pazienti cronici sono più di 400.000.
Sarà il medico a prenotare direttamente le analisi utili e necessarie ai suoi pazienti. Un esempio? Il pacchetto annuale delle prestazioni di base per i pazienti diabetici: prevede una visita oculistica, un’eventuale visita neurologica, un’eventuale visita nefrologica e tre emoglobine glicate.
2.Nuova gestione delle liste d’attesa. Oggi nel Lazio si producono 90 milioni di ricette all’anno, la maggior parte di queste arrivano dai medici di medicina generale e non indicano alcuna classe di priorità ad esclusione del Dottor Cup. Dal 1° dicembre anche i medici di medicina generale dovranno indicare nella ricetta che priorità ha la prescrizione: urgente,breve,differibile o senza priorità, secondo questo schema:
Urgente, da eseguire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore
Urgenza breve, da eseguire entro 10 giorni
Differibile, da eseguire entro 30 giorni per quanto riguarda le visite e 60 per le prestazioni ambulatoriali
Senza priorità, quando si tratta di una prestazione programmata per i pazienti cronici.
3.Tutte le ricette dei farmaci online. Superiamo gradualmente la ricetta cartecea. Il medico darà al paziente solo un promemoria con i dati ed il codice fiscale e poi la farmacia rilascerà i farmaci. La fase sperimentale durerà 30 giorni dal 1° novembre nella ASL di Viterbo e nella Asl Roma D nel Comune di Fiumicino.
4.Riorganizzazione complessiva delle unità di cure primarie. Fino ad oggi c’era poca chiarezza nell’offerta dei servizi tra le Ucs, le Unità di Cure Primarie Semplice, cioè le reti da 3 a 10 studi medici collegati tra di loro, e le Ucp, le Unità di Cure Primarie Complessa, cioè gli studi associati con un minimo di 3 e un massimo di 8 medici. Da oggi in ogni UCP ci sarà la carta dei servizi che ogni cittadini potrà consultare. E poi le Ucp saranno messe in collegamento costante con i Pronto soccorso e le Case della salute.
Servizi più chiari. Le Unità di Cure Complesse saranno anche più riconoscibili: dal 1° gennaio 2015 tutte queste strutture avranno un’insegna identificativa con il logo della rete sociosanitaria territoriale e dell’ASL di riferimento e altri dati come l’orario e i giorni di ricevimento e i nominativi dei medici.
5.Tutte le informazioni sul tuo medico con un click. A partire da gennaio 2015 le Unità di Cure Primarie a sede Unica saranno georeferenziate e geolocalizzate online sul sito della Regione. Digitando il nome del suo medico ogni cittadino potrà ottenere tante informazioni: dall’indirizzo ai giorni e all’orario di lavoro sia dello studio che della Unità di Cure Primarie a cui fa riferimento.
6.Assistenza anche nei giorni festivi. Avviamo la sperimentazione a dicembre con gli ambulatori distrettuali di Roma che resteranno aperti anche il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 19 e saranno a disposizione dei pazienti con i medici di medicina generale”.

 

Print Friendly, PDF & Email