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Sanità e Immigrazione, al Congresso Amsi: «Ai muri e alle chiusure rispondiamo con i ponti e i diritti  universali»

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Aodi: «Sabato presentiamo il censimento dei professionisti della sanità di origine straniera, auspicando che mai nessuno di essi venga espulso».

Si terrà a Roma sabato 23 giugno presso la clinica “Ars medica”  (via Cesare Ferrero di Cambiano 29) il congresso dell’Associazione Medici di origine Straniera in Italia (Amsi),  con il “XIX Corso di aggiornamento internazionale ed interdisciplinare”. Il convegno – cui parteciperanno autorità, rappresentanti delle istituzioni ed esperti del settore – è patrocinato dall’Ordine dei Medici chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Roma, dal Movimento “Uniti per Unire” e dalla Confederazione Internazionale Umem (Unione Medica Euromediterranea). Partendo dall’anno 2000, sono ben 600 i convegni  locali, nazionali ed internazionali organizzati dall’Amsi in collaborazione con altri movimenti ed associazioni. «Saremo lieti di illustrare, durante i lavori del convegno, i capisaldi del nostro progetto “ Buona Sanità», afferma Foad Aodi, Fondatore dell’Amsi e del Movimento Internazionale “Uniti per Unire”. «Il nostro principale obiettivo – aggiunge – è quello di arrivare a costruire un sistema sanitario nazionale efficace, sicuro , al servizio di tutti , sia italiani che di origine straniera. Una sanità di qualità ,efficiente ed umana  è un diritto universale  che spetta a tutti, ed è su questo importante tema che dobbiamo confrontarci con le istituzioni. Ed il ruolo dei medici di origine straniera presenti sul nostro territorio è fondamentale. È bene ricordare che i medici di origine straniera non tolgono affatto lavoro ai medici italiani, dato che negli ultimi due anni è anche aumentato del 20% il numero delle richieste dei medici stranieri di tornare nei loro Paesi di origine». «Il progetto “Buona Sanità”, promosso dall’Amsi, dall’Umem e da Uniti per Unire, è in perfetta sinergia con l’altro nostro progetto gemello “Buona Immigrazione”, portato avanti da anni dai nostri movimenti nel rispetto dei diritti e dei doveri, della solidarietà e dell’ immigrazione programmata. Un progetto che è propedeutico al controllo dell’immigrazione in Italia, coniugata  con i diritti umani: abbattendo cosi i muri dell’ intolleranza, del razzismo, del mercato degli esseri umani e del trattamento  disumano e gravissimo nei confronti dei bambini ai confini degli USA,  che ora vengono separati dai loro familiari. Questa è  la nostra risposta migliore, nella giornata mondiale del rifugiato, ai muri , alle  strumentalizzazioni politiche e mediatiche», continua Aodi annunciando che  sabato saranno presentate le statistiche e il censimento sui professionisti della sanità d’origine straniera in Italia, e auspicando che  nessuno venga mai espulso per motivi razziali e religiosi; anche perché  la maggioranza “Purtroppo sono italiani”. Altrettanto  vale per tutti i cittadini di origine straniera, compreso i Rom; Aodi  invita politici, giornalisti e società civile  a lavorare insieme in favore  dell’Italia, abbassando  i toni e contrastando le proposte shock, come le chiusure, i muri e i censimenti nei confronti dei rom, che non risolvono affatto il problema dell’immigrazione irregolare e della sicurezza.  «Va rafforzata, invece», conclude Aodi, «la collaborazione coi nostri Paesi di origine, con  accordi bilaterali; e allo stesso tempo e’ necessario responsabilizzare  tutti i Paesi europei nella questione dell’accoglienza e dell’ integrazione,  tramite la creazione di un’unica legge europea sull’immigrazione, cosa che  chiediamo da anni».

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