
La denuncia di Fismu che ha respinto al mittente la procedura: “È irregolare. Si rispetti il contratto e si assumano più medici. Basta soluzioni improvvisate e professionisti usati come tappabuchi”.
La Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu ha rispedito al mittente con decisione la richiesta da parte dell’Azienda di Cosenza, su iniziativa del Direttore di Centrale di Emergenza Urgenza, di “sottoporre a visita medica (medicina del lavoro) i medici dichiarati inidonei ai mezzi di soccorso per nuova ricollocazione nei PUNTI DI PRIMO INTERVENTO. Tutto ciò”, denuncia il sindacato, “senza rispettare le procedure e i contratti, e senza affrontare il vero problema che è l’insufficiente, e cronico, deficit di personale in questa area strategica della sanità pubblica. L’azienda ha ancora una volta fatto ricorso a scelte dettate dall’emergenzialismo, a danno di medici che dovrebbero essere inviati a lavorare a 80/90 chilometri da casa. Il tutto – ribadisce Fismu – a scapito dello stesso accordo di lavoro. Assunzioni, assunzioni, assunzioni. Questa la richiesta di Fismu, che ha minacciato di ricorrere alle vie giudiziarie se si prosegue su questa strada”.