
Si tratta dei primi risultati dell’Accordo tra Agenas e Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento che ha tra i suoi obiettivi l’implementazione di un metodo semplificato per la determinazione di R*(t), utile ad analizzare la tendenza dell’epidemia su base regionale.
Sul sito dell’Agenzia sono pubblicati i dati di proiezione a una settimana dei soggetti infetti Covid-19. Si tratta dei primi risultati dell’Accordo tra l’Agenas e il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Trento che ha tra i suoi obiettivi l’implementazione di un metodo semplificato per la determinazione di R*(t), utile ad analizzare la tendenza dell’epidemia su base regionale e provinciale. Il metodo semplificato analizza in modo originale i dati aggregati pubblicati quotidianamente dalla Protezione Civile ed offre un ulteriore contributo di conoscenza che va ad integrare quanto pubblicato dalle altre fonti istituzionali. In particolare, è possibile anticipare, con un buon livello di approssimazione, l’andamento dell’epidemia fornendo un tempestivo e analitico supporto per la definizione degli interventi di contenimento. “I dati pubblicati sul nostro sito – sottolinea il Direttore dell’Agenzia Domenico Mantoan – grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento, hanno l’intento di fornire uno strumento utile e di rapida lettura a supporto dei policy maker nazionali e regionali per contrastare gli effetti del Covid-19, fornendo settimanalmente la proiezione degli infetti nei sette giorni successivi. Mi preme ricordare, infatti, che Agenas si configura come organo tecnico-scientifico del Ssn che svolge attività di ricerca e di supporto nei confronti del Ministro della salute, delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano”.
“La corretta analisi e comprensione del dato epidemiologico e della tendenza di sviluppo dell’epidemia – commenta Roberto Battiston, coordinatore dell’Osservatorio dei dati epidemiologici del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento – è uno strumento importante per sostenere le politiche di contrasto al Sars-Cov-2. Oggi siamo ancora nel pieno dell’emergenza e tutte le informazioni affidabili che possiamo estrarre dai dati devono essere messe a disposizione di chi ha responsabilità di Governo e della Comunità Scientifica. Il gruppo di ricercatori che collaborano all’Osservatorio sta sviluppando, insieme ad Agenas, modelli e strumenti di analisi avanzati utili a comprendere lo sviluppo dell’epidemia sul medio termine e a individuare tempestivamente la comparsa di nuovi focolai. É importante sottolineare che l‘Osservatorio è aperto ai contributi di altri ricercatori esperti su questi temi”.