
L’azienda annuncia che il suo vaccino mantiene l’attività neutralizzante contro ulteriori varianti emergenti identificate per la prima volta in India, Uganda, Nigeria e Angola.
I nuovi risultati di studi in vitro su sieri di individui vaccinati con il vaccino Moderna Covid-19 mostrano la sua efficacia contro le varianti emergenti di SARS-CoV-2. Inoltre la somministrazione del vaccino Moderna Covid-19 ha prodotto titoli neutralizzanti contro tutte le varianti emergenti testate, comprese ulteriori varianti della variante Beta (B.1.351, identificata per la prima volta in Sud Africa); tre varianti di lignaggio di B.1 .617 (identificata per la prima volta in India), comprese le varianti Kappa (B.1.617.1) e Delta (B.1.617.2); la variante Eta (B.1.525, identificata per la prima volta in Nigeria); e le varianti A.23.1 e A.VOI.V2 identificate per la prima volta rispettivamente in Uganda e Angola. Sono queste le informazioni principali diffuse dall’azienda farmaceutica Moderna.
I dati più recenti includono test di neutralizzazione contro ceppi di varianti aggiuntive.
- Impatto minimo sui titoli di neutralizzazione contro le varianti Alpha e A.23.1 rispetto a quelli contro il ceppo originario (D614G).
- Modesta riduzione dei titoli neutralizzanti contro le varianti Delta (2,1 volte), Gamma (P.1, 3,2 volte), Kappa (3,3-3,4 volte), e Eta (4,2 volte) rispetto a quelli contro il ceppo originario.
- Coerentemente con i risultati precedenti, una riduzione di 7,3 o 8,4 volte dei titoli neutralizzanti è stata osservata con le versioni aggiuntive della variante Beta rispetto al ceppo originario.
- Inoltre, una riduzione di 8 volte dei titoli neutralizzanti rispetto al ceppo originale è stata osservata con A.VOI.V2, la variante identificata per la prima volta in Angola, ma attualmente non designata come variante di preoccupazione o interesse.