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Fisioterapisti, Speranza: “Stamattina ho firmato il decreto che istituisce l’Ordine”

evento Aifi
L’annuncio all’evento dell’Aifi, in collaborazione con la Commissione d’Albo Nazionale dei Fisioterapisti, a Roma. Un risultato che non segna un arrivo ma un punto di partenza. Ferrante e Cecchetto: “Ora lotteremo per una interpretazione diversa del Dm77”

“Questa mattina ho firmato il decreto che istituisce l’ordine professionale dei fisioterapisti”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, oggi in videocollegamento con la Conferenza organizzata dall’Associazione Italiana di Fisioterapia, in collaborazione con la Commissione d’Albo Nazionale dei Fisioterapisti, in occasione della Giornata mondiale della fisioterapia, presso la sala Zuccari di palazzo Giustiniani a Roma. “Il decreto – afferma – arriva a completamento di una lunga e importante procedura”. “Eravate già parte del Servizio sanitario nazionale, ora lo siete ancora di più”. Gli oltre 70mila fisioterapisti italiani, fino ad oggi, erano rappresentati nell’Albo nazionale in seno alla Federazione degli Ordini TSRM e PSTRP. Chi si è dichiarata “madre” del risultato raggiunto, in virtù della legge n 3 del 2018 che ha riformato la normativa ordinistica delle professioni sanitarie, è Beatrice Lorenzin. “Adesso – invita – avete uno strumento importante per crescere e strutturarvi. Se l’Italia saprà investire sul capitale umano potrà vincere le sfide della complessità”.

 


Ferrante e Cecchetto: “Ora lotteremo per una interpretazione diversa del Dm77”

Un risultato che non segna un arrivo ma un punto di partenza. L’annuncio della firma del decreto ministeriale, che istituisce la Federazione Nazionale degli Ordini della professione sanitaria di fisioterapista, da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza, ha generato entusiasmo fra i professionisti che erano riuniti all’evento.

PIERO-FERRANTEFelici fino alla commozione sono i rappresentanti degli organi della categoria: “sono più di 60 anni che aspettavamo questo momento”, commenta Piero Ferrante, presidente della commissione d’albo dei fisioterapisti. “É un punto di partenza – aggiunge – perché la fisioterapia ha una sua casa comune e da lì continua con il suo lavoro nei confronti dei cittadini. I fisioterapisti continuano a farsi latori dei bisogni, delle problematiche e delle legittime aspettative dei cittadini. In questo modo è estremamente più diretto il rapporto fra il cittadino, il professionista sanitario e l’istituzione. Siamo tutti felicissimi e siamo certi che il risultato sarà foriero anche del miglioramento dell’offerta sanitaria nel nostro Paese perché la fisioterapia è uno capi saldi del Ssn. In questo modo sarà più riconosciuta”.

In relazione all’attuazione del Dm77, Ferrante si dice fiducioso di un coinvolgimento maggiore: “L’interlocuzione sarà diretta. Lotteremo per una interpretazione diversa del Dm77. Sappiamo tutti che la territorialità dell’azione del Ssn è importantissima e va comunque gestita nel modo più opportuno. Sicuramente l’ordine autonomo dei fisioterapisti sarà latore delle esigenze che non è solo una difesa di perimetri sterile ma è la volontà ferrea del fisioterapista di interpretare al meglio certe tematiche rispetto alle richieste dei cittadini”.

Per il presidente dell’Aifi, Simone Cecchetto, la nuova istituzione rappresenta “un cambiamento importante. L’ordine è soprattutto per i cittadini, per dare la garanzia di offrire professionisti ad altissimo livello (che già ci sono), poter riconoscere il professionista giusto al momento giusto, poter dare risposta al bisogno e fornire al sistema pubblico un interlocutore unico e sviluppare le risorse che la fisioterapia può mettere a sistema, in particolare per le malattie croniche e degenerative ma anche per le disabilità transitorie”.

Anche Cecchetto augura che il nuovo ordine possa segnare un cambio di passo nell’attuazione del Dm 77: “il decreto ha avuto una prospettiva orientata alle cure primarie. Rimane fuori il grande mondo della riabilitazione. Speriamo che l’istituzione degli ordini dei fisioterapisti possa essere una occasione per avere un interlocutore a livello di ente sussidiario dello Stato per definire gli standard di personale nelle case di comunità e nell’assistenza domiciliare. In questo momento – spiega – abbiamo una grande difficoltà perché la riabilitazione e i servizi riabilitativi hanno una visione centrata sull’ospedale, poco spostata sul territorio”. E.G.

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Teresa CalandraCalandra, Presidente della FNO TSRM e PSTRP: Il decreto non cambia la sostanza della rappresentatività istituzionale dei Fisioterapisti

“Oggi – commenta Teresa Calandra, Presidente della FNO TSRM e PSTRP – è un momento importante per i Fisioterapisti, che oltre a celebrare la loro Giornata mondiale, in Italia festeggiano la firma del decreto di istituzione degli Ordini e della relativa Federazione della professione sanitaria di Fisioterapista. Il decreto non cambia la sostanza della rappresentatività istituzionale dei Fisioterapisti: infatti, dal 2018, al pari delle altre 18 professioni, di cui due già precedentemente ordinate, hanno trovato nei Consigli direttivi e nelle Commissioni di albo degli Ordini, nel Comitato centrale e nella Commissioni di albo nazionale della relativa Federazione nazionale dei TSRM e PSTRP la loro rappresentanza istituzionale e professionale. Ciò che cambia è che ora potranno esprimerla in modo non mediato, senza dover mai prima fare i conti con le istanze di altre professioni, e questa potrebbe non essere la modalità di maggior utilità, anche se legittima; stare insieme è difficile, ma se ci si confronta in modo costruttivo si ottengono i risultati migliori, perché questi sono la sintesi impegnativa, a volte forzata, di più storie, di più visioni, di più sensibilità, di più competenze, di più esperienze.
In questi pochi anni, confidiamo di aver trasferito, anche ai Fisioterapisti il valore della rinuncia alla rivendicazione corporativa a favore di interessi plurali e di sistema, base sulla quale i Tecnici di radiologia, quale frutto della loro pluridecennale esperienza istituzionale, hanno costruito la loro filosofia, quella che ha consentito di dare gambe alla legge 3/2018 e realizzare ciò che poi è diventato il Maxi Ordine, che nella pratica si è concretizzato in quelli che erano gli ex Collegi dei TSRM.

Voglio ringraziare, per il lavoro fatto e per il tanto che ancora ce n’è da fare:

  • i Consigli direttivi degli Ordini, per la pazienza, la tenacia, la disponibilità e la competenza;
  • il Consiglio nazionale, per l’autorevolezza, l’imparzialità e il buon senso dimostrato;
  • le Commissioni di albo nazionali, per il modo adulto con cui da sempre hanno guardato a coloro che avevano scelto di abbandonare il contesto plurale;
  • il Ministero della salute per aver garantito equità e l’autonomia degli organi istituzionali;
  • il Comitato centrale tutto ed in particolare il Vicepresidente, Diego Catania, ed il Segretario, Caterina Di Marco, per l’impegno ed i modi che li hanno contraddistinti nella gestione del processo che più di un anno fa è stato messo in atto per prepararci alla costituzione dei nuovi Ordini;
  • tutte le Commissioni di albo dei Fisioterapisti che hanno sostenuto e supportato la loro Commissioni di albo nazionale;
  • la Commissione di albo nazionale dei Fisioterapisti, in particolare il Segretario, Patrizia Galantini, per la calma e la Vicepresidente, Melania Salina, per la passione; inoltre il Presidente, Piero Ferrante, che ha saputo mantenere i nervi saldi anche nei momenti più critici.

Infine ringrazio il Ministro, Roberto Speranza, sempre attento, vigile e disponibile, mai di parte, doti purtroppo non comuni. A nome mio personale, del Comitato centrale e delle Commissioni di albo nazionali della Federazione, dei Consigli direttivi e delle Cda degli Ordini TSRM e PSTRP, tanti auguri di buon lavoro; ci aspettano progetti e sfide impegnative, che sono al di là degli specifici professionali, per affrontare le quali dovremo continuare a procedere insieme, così come, soprattutto grazie alla nostra Federazione nazionale, da alcuni anni facciamo con tutte le altre” conclude Calandra.

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