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Orazio Schillaci nuovo ministro della Salute

orazio schillaci
Laureato in medicina, classe ’66 è l’attuale rettore dell’Università “Tor Vergata”

Successore di Roberto Speranza è Orazio Schillaci, rettore dell’università di Roma Tor Vergata dal 2019. A guidare il ministero della Salute quindi sarà un tecnico, dato che Schillaci non ha mai assunto incarichi politici. Romano, 56 anni, Schillaci è docente ordinario di medicina nucleare ed è stato preside della facoltà di medicina e chirurgia della stessa Università. È inoltre presidente dell’Associazione italiana di medicina nucleare.  Durante la sua carriera universitaria ha anche preso parte a diverse commissioni sanitarie alla Regione Lazio e presso il ministero della Salute. Nel 2020 è stato nominato nel comitato scientifico dell’Istituto superiore della sanità che ha affiancato il ministero nelle decisioni chiave prese durante la pandemia da Covid-19.

Durante la sua carriera accademica è stato autore di oltre 220 pubblicazioni in estenso su riviste incluse in PubMed, con più di 4700 citazioni, ed è revisore di oltre 50 interviste internazionali. Dal 2011 al 2019 ricopre, prima la carica di vice preside, e poi di preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell’università degli studi di Roma “Tor Vergata”, oltre ad essere dal 2008 Direttore della scuola di specializzazione in medicina nucleare.

Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia, ha accettato l’incarico affidatole da Sergio Mattarella ed è il nuovo presidente del Consiglio.
La lista dei ministri portata al Presidente della Repubblica è stata accettata:

ECONOMIA: Giancarlo Giorgetti
ESTERI e VICEPREMIER: Antonio Tajani
DIFESA: Guido Crosetto
INTERNO: Matteo Piantedosi
GIUSTIZIA:  Carlo Nordio
IMPRESE E MADE IN ITALY (EX SVILUPPO ECONOMICO): Adolfo Urso
AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA: Paolo Zangrillo
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE:  Gilberto Pichetto Fratin
INFRASTRUTTURE E VICEPREMIER: Matteo Salvini
AGRICOLTURA E SOVRANITÀ ALIMENTARE: Francesco Lollobrigida
RIFORME: Elisabetta Casellati
AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE: Roberto Calderoli
RAPPORTI CON IL PARLAMENTO: Luca Ciriani
UNIVERSITA’ E RICERCA: Anna Maria Bernini
LAVORO E POLITICHE SOCIALI:  Marina Calderone
BENI CULTURALI:  Gennaro Sangiuliano
FAMIGLIA, NATALITÀ E PARI OPPORTUNITÀ: Eugenia Roccella
DISABILITA’:  Alessandra Locatelli
SPORT E POLITICHE:  Andrea Abodi
SALUTE: Orazio Schillaci
ISTRUZIONE E MERITO: Giuseppe Valditara
TURISMO: Daniela Santanchè
AFFARI EUROPEI E PNRR:  Raffaele Fitto
MARE E MEZZOGIORNO: Nello Musumeci

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Gli auguri al nuovo Ministro dal mondo della Sanità

Mennini (Sihta): L’Hta offre un contributo prezioso

“L’etica, la sostenibilità e l’accesso alle migliori prestazioni sanitarie per tutti i cittadini sono i punti cardine dell’approccio indicato dall’Health Technology Assessment. Siamo certi che saranno anche le linee guida del nuovo ministro della Salute, professor Orazio Schillaci”. Così il presidente della Società Italiana di Health Technology Assessment (Sihta) e professore di Economia dell’Università Tor Vergata, Francesco Saverio Mennini, augura buon lavoro al neo ministro, all’indomani della fiducia incassata anche al Senato dal governo Meloni. Ci sono temi che nel panorama della salute oggi necessitano una risposta. In primo luogo, il recepimento dei nuovi Regolamenti europei sull’HTA e sui dispositivi medici che pongono l’esigenza di rafforzare la collaborazione fra istituzioni, enti regolatori e mondo imprenditoriale. “Questa sinergia potrebbe rappresentare un’opportunità in più sia per i pazienti sia dal punto di vista economico e gestionale”, commenta Mennini. “La collaborazione fra Sihta e Aifa, ad esempio, negli studi illustrati durante il Congresso, dimostra come il contributo che l’HTA offra valutazioni preziose per i decisori per rilevare le criticità e salvaguardare l’accesso alle cure per tutti i cittadini”.

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Brusaferro (Iss): congratulazioni al nuovo ministro Schillaci e un ringraziamento a Roberto Speranza

“A nome mio, del Direttore Generale Andrea Piccioli e di tutto l’Istituto Superiore di Sanità desidero esprimere le più vive congratulazioni al Professor Orazio Schillaci per la nomina a Ministro della Salute. Auguriamo al Ministro, di cui abbiamo apprezzato l’alta professionalità, la competenza e la passione per la sanità pubblica nella sua veste di Magnifico Rettore dell’università degli Studi di Tor Vergata e di membro del Comitato Scientifico dell’Istituto, buon lavoro, pronti a operare insieme nel promuovere e tutelare la salute dei cittadini e delle comunità del nostro Paese. Ringraziamo il Ministro on. Roberto Speranza per l’instancabile impegno durante questi difficili anni di pandemia e per la fiducia ed il sostegno manifestati all’ISS”. Così il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro.

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Cavaliere (Sifo): Offriamo da subito disponibilità totale per contribuire all’attuale periodo di trasformazione del Ssn

L’intera comunità professionale dei Farmacisti Ospedalieri e dei servizi territoriali rivolge i propri auguri di buon lavoro al nuovo Ministro della Salute, prof. Orazio Schillaci. La convinzione espressa da tutta SIFO attraverso il presidente Arturo Cavaliere e il Consiglio Direttivo, è che “la scelta operata dal Presidente del Consiglio, on.Giorgia Meloni, nell’individuare il prof. Orazio Schillaci come Ministro della Salute sia la più appropriata ed autorevole per il governo di un dicastero cosi importante. Il nuovo Ministro dovrà affrontare da subito un periodo di grande trasformazione del SSN, mettendo mano a importanti scelte politiche affinché i nuovi bisogni di salute trovino risposta, affinché le misure del PNRR che ricadono sull’ambito della sanità siano avviate in modo coerente ed uniforme sul territorio nazionale, e affinchè il DM77 trovi realizzazione, concretizzando un nuovo e necessario rapporto tra ospedale e territorio, ambito dove i Farmacisti dei servizi farmaceutici possono svolgere quel ruolo trasversale da loro sempre interpretato, che li pone come trait d’union riconosciuto tra le aziende sanitarie, regioni e istituzioni. Tutto questo sarà possibile in modo positivo soprattutto coinvolgendo le professioni sanitarie e le associazioni dei pazienti, affinché ognuno possa dare il miglior contributo a questa fase così delicata, ma anche promettente per il futuro della Sanità nazionale. SIFO è disponibile da subito ad essere presente ed a fare la sua parte con atteggiamento responsabile, competente, etico ed è certa che questa disponibilità possa essere apprezzata dal Nuovo Ministro. La partecipazione tra i main speakers del prof. Schillaci al Congresso nazionale SIFO 2021 testimonia come il futuro Ministro sia da sempre orientato all’interlocuzione con le Società Scientifiche, un valore che – trasformato in metodo di lavoro – è in grado di elevare la qualità e i percorsi delle cure. L’auspicio della Società scientifica dei Farmacisti Ospedalieri e dei servizi territoriali è che la collaborazione già iniziata con il prof. Schillaci possa svilupparsi al meglio, anche poggiando sulle numerose collaborazioni e interlocuzioni che SIFO già ha sviluppato con il Ministero e le Istituzioni ed Agenzie nazionali dedicate ai bisogni di salute dei cittadini.
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Migliore (Fiaso): “La Fiaso pronta alla collaborazione nel comune obiettivo di assicurare una sanità pubblica ed efficiente in grado di rispondere ai nuovi bisogni di salute della popolazione”

“Auguri di buon lavoro al neoministro della Salute, Orazio Schillaci. La sanità post Covid dovrà essere uno dei punti principali dell’agenda politica del nuovo governo: il professor Schillaci raccoglie una importante sfida per ridare slancio al Servizio sanitario nazionale, provato da due anni di pandemia e da oltre un decennio di definanziamento”. Così Giovanni Migliore, Presidente della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso,) si rivolge a Orazio Schillaci, neoministro della Salute. “La Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere è pronta al confronto e alla collaborazione nel comune obiettivo di assicurare una sanità pubblica ed efficiente in grado di rispondere ai nuovi bisogni di salute della popolazione – prosegue Migliore -. Tra le priorità da affrontare c’è sicuramente quella delle risorse: bisogna provare a innalzare l’investimento in sanità all’8% del Pil ed eliminare il tetto di spesa per il personale. Significherebbe avere più soldi per assumere giovani professionisti che spesso fuggono dalla sanità pubblica e che rappresentano energie preziose per il futuro del SSN: investire in risorse umane significa investire nel futuro e nello sviluppo del Paese”.

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Frittelli: Federsanità pronta a collaborare attivamente per mettere a terra riforme e Pnrr con integrazione socio sanitaria e cure di prossimità

“A nome di tutte le aziende sanitarie e ospedaliere associate a Federsanità e degli Organi statutari della Confederazione esprimo i migliori auguri di buon lavoro al Rettore Orazio Schillaci per la nomina a Ministro della Salute. Nella delicatissima fase che sta attraversando il Servizio sanitario nazionale – ha dichiarato Tiziana Frittelli Presidente Nazionale Federsanità e Direttore Generale dell’AO San Giovanni Addolorata di Roma – certamente la sua esperienza e competenza contribuiranno ad affrontare con determinazione la delicata questione legata alla riorganizzazione profonda dei processi per migliorare l’assistenza. Federsanità, attraverso tutte le sue componenti sia della governance delle direzioni strategiche delle Asl e Ao che degli enti istituzionali sul territorio, è pronta a collaborare attivamente per mettere a terra tutte le riforme di sviluppo dell’intera rete delle cure di prossimità. Da oltre venti anni infatti  – ha detto al Presidente Frittelli – il Servizio sanitario nazionale attende la costituzione stabile, organizzata e diffusa del sistema territoriale esterno agli ospedali che ora, grazie alle riforme recate dal PNRR, sta riprendendo vitalità, attenzione, sviluppo. In concomitanza, con la riforma disegnata dal DM77, è arrivato il momento di portare a conclusione l’altra rivoluzione quella dell’integrazione socio sanitaria, vocazione primaria e costitutiva proprio di Federsanità, senza la quale si rischia di non poter soddisfare i bisogni complessi di presa in carico delle fragilità sociali e sanitarie. La richiesta di assistenza – ha spiegato – è sempre più spesso collegata a bisogni complessi, a causa delle patologie croniche e di una popolazione sempre più anziana che presenta i caratteri della non autosufficienza e della disabilità. Sulla base dei dati Istat, nel 2049 avremo il 34,9% di residenti ultra 65enni e oltre 10 milioni di persone sole, ma anche un Paese che si sta impoverendo come ci ha drammaticamente evidenziato l’ultimo rapporto della Caritas solo qualche giorno fa. Al Ministro la nostra completa e immediata disponibilità”.

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Cittadini (Aiop): Auguri a Presidente Meloni e neo Ministro alla Salute Schillaci

“Rivolgiamo alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al nuovo Governo appena insediato e, in particolare, al neo ministro della Salute Orazio Schillaci, i nostri migliori auguri di un proficuo lavoro al servizio esclusivo del Paese. L’Associazione italiana dell’ospedalità privata auspica che si possa instaurare un confronto, in tempi brevi, in merito alle riforme necessarie, e ormai improcrastinabili, per il nostro Servizio Sanitario Nazionale”. Così Barbara Cittadini, presidente di Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata, si congratula con la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il nuovo Governo e il neo ministro della Salute, Orazio Schillaci. “Al di là di ogni considerazione politica, per il nostro Paese è un momento storico importante. Per la prima volta, dopo 76 anni, la carica di Presidente del Consiglio è ricoperta da una donna. L’Italia ha davanti a sé sfide fondamentali – aggiunge Cittadini – che richiedono una forte responsabilità e unità da parte di tutti. La sanità è certamente una di queste. L’Aiop continuerà a costruire sinergie concrete per contribuire a sviluppare un Servizio Sanitario Nazionale solidale e universalistico. Il nostro è da sempre un impegno reale verso i cittadini, che ha l’obiettivo di garantire loro il diritto alla salute, un diritto che auspichiamo il nuovo esecutivo ponga in primo piano nella sua agenda politica”.
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SIP: Pronti a collaborare per la salute dei bambini

“A nome dei pediatri italiani esprimo i migliori auguri di buon lavoro alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro della Salute Orazio Schillaci. La Società Italiana di Pediatria è pronta a collaborare attivamente con il Governo per introdurre tutte le possibili misure finalizzate a innalzare gli standard di salute per i neonati, i bambini e gli adolescenti del nostro Paese in modo equo ed omogeneo”. È quanto dichiara la Presidente SIP Annamaria Staiano.

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Fand: Nuova legislatura dia piena attuazione a linee su coinvolgimento delle organizzazioni pazienti

«A nome di Fand, Associazione italiana diabetici e dei 4 milioni di persone con diabete in Italia congratulazioni e buon lavoro al nuovo Ministro della Salute, prof. Orazio Schillaci», dichiara il Presidente FAND, Emilio Augusto Benini. «Siamo convinti che la sua esperienza e la sua preparazione rappresentino un profilo autorevole per affrontare le molte sfide che il nostro sistema sanitario deve affrontare in questo momento, con particolare riferimento a quelle che riguardano il diabete». «Con l’atto di indirizzo formalizzato e sottoscritto lo scorso 3 ottobre, il Ministero della Salute ha individuato dei punti fermi sulle modalità di partecipazione delle associazioni ed organizzazioni dei cittadini e dei pazienti impegnate su tematiche sanitarie ai processi decisionali del Ministero stesso. Un atto molto importante per dare finalmente una precisa attuazione a questo opportuno coinvolgimento da parte di chi costituisce, prima ancora che il semplice fruitore, il soggetto centrale della salute, ovvero il cittadino paziente. Nello specifico l’atto definisce precise modalità per il coinvolgimento di organizzazioni sul piano della consultazione, nella definizione stessa dell’agenda, nella co-progettazione di interventi di diretto o indiretto impatto sui cittadini/pazienti, come supporto all’implementazione dei programmi di politica sanitaria, nella generazione di evidenze di cui l’Amministrazione possa tenere conto nel percorso decisionale a titolo di patient evidence, nei programmi di valutazione e monitoraggio e, infine, nella possibilità di modifica di uno specifico provvedimento. Tutti aspetti che possono rendere molto più concreto e proficuo il coinvolgimento della popolazione nelle scelte e nelle decisioni in materia di salute». «Sono molte le criticità in tema di diabete che riteniamo debbano essere affrontate dal nuovo governo nella legislatura che sta iniziando, recentemente formalizzate nel documento “Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Sistema Sanitario Nazionale” firmato insieme dalle sei più rappresentative organizzazioni di pazienti con diabete, ovvero AGD – Associazioni di aiuto a Bambini e Giovani con Diabete, AID – Associazione Italiana Difesa Interessi Diabetici, ANIAD – Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici, DIABETE FORUM, FAND – Associazione italiana diabetici, FDG – Federazione diabete giovanile, con lo scopo di mettere in evidenza i punti chiave per una ristrutturazione dell’assistenza territoriale e per una sua evoluzione basandosi sui bisogni inderogabili delle persone con diabete e delle loro famiglie». «Ci auguriamo, pertanto, che all’atto di indirizzo dello scorso ottobre il Ministro prof. Orazio Schillaci e il ministero facciano seguire azioni formali per un pieno e fattivo coinvolgimento delle associazioni e organizzazioni tutte, ovvero non solo quelle dei pazienti con diabete, ma di tutto quel vasto mondo che rappresenta i pazienti in Italia, con le loro istanze, i loro bisogni, il loro punto di vista non trascurabile, e anzi essenziale. Come FAND» conclude Benini «nel ribadirle, Signor Ministro, il nostro augurio di buon lavoro, siamo pronti a fare la nostra parte, collaborando e dando il nostro massimo sostegno, in un’ottica di condivisione delle competenze e di dialogo fra tutti gli attori coinvolti, per rispondere ai bisogni dei cittadini, in particolare, dei più fragili, gli anziani, i cronici, in ottica di implementare il sistema sanitario e di piena tutela del diritto alla salute».

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Anaao auspica attenzione e ascolto nei confronti delle rappresentanze sociali

“L’Anaao Assomed rivolge al neo ministro della salute gli auguri di buon lavoro auspicando attenzione e ascolto nei confronti delle rappresentanze sociali. Tanto più in una stagione che si preannuncia non facile”. Questo il commento di Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed sulla nomina di Orazio Schillaci a Ministro della salute. “In una accelerata campagna elettorale – osserva Di Silverio – il dibattito sulla sanità è stato ridotto all’osso, tra facili promesse e slogan. Eppure, come certo il Ministro concorderà, la salute non può non occupare uno dei primi posti nell’agenda di un nuovo Governo, viste le sfide epocali che stiamo vivendo (pandemia, aumento dell’anzianità della popolazione, incremento delle malattie croniche e della non autosufficienza, bassa natalità, crescita delle diseguaglianze). Sfide che affrontiamo in un contesto recessivo e in un momento in cui la stessa tenuta del servizio sanitario nazionale è a rischio. Anche a causa del peggioramento senza precedenti delle condizioni di lavoro dei Medici e dei Dirigenti sanitari”. “Il Ssn è un malato in pessima salute, e la prognosi rimane riservata. Tocca al nuovo Governo e al nuovo Ministro – prosegue Di Silverio – intervenire con urgenza. Occorrono investimenti sul Fondo Sanitario nazionale, visto che l’Italia è in coda tra i Paesi del G7 per spesa sanitaria pubblica. E sul personale, per restituire ruolo e valore, anche economico, al lavoro dei Medici e dei Dirigenti sanitari, le cui conoscenze e competenze fanno la differenza tra la salute e la malattia”. “E occorre intervenire anche per risolvere la carenza di medici specialisti. Concorsi di assunzione deserti, vincitori che scappano dopo pochi mesi, livelli retributivi inadeguati e congelati al 2018, condizioni di lavoro in peggioramento continuo, crisi acuta delle strutture deputate all’emergenza-urgenza, fuga dei medici dipendenti verso il più allettante settore privato o la pensione, sostituiti da quelli retribuiti a gettone orario che arrivano persino dalle Americhe. Il lavoro pubblico non è più appetibile nemmeno per i giovani che, spesso, preferiscono cambiare Paese. Un regalo da 150.000 euro di investimento formativo per ogni medico che lascia il suolo natìo (solitamente per sempre). Una fuga sestuplicata negli ultimi 5 anni. Senza il capitale umano, però, gli ospedali diventano cattedrali nel deserto, i presìdi territoriali arredi del paesaggio urbano, i Livelli Essenziali di Assistenza una chimera”. “Siamo fiduciosi – conclude di Silverio – di poter incontrare il Ministro in tempi brevi per avviare un confronto proficuo”.

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Magi (Sumai): “Auguri di buon lavoro al neo ministro della Salute Orazio Schillaci”

Come segretario generale del SUMAI Assoprof, faccio i migliori auguri ad Orazio Schillaci per la sua nomina a Ministro della Salute. Il nuovo Governo si insedia in un momento delicatissimo, tra i più complessi dal secondo dopoguerra ad oggi. Così il segretario generale del SUMAI Assoprof , Antonio Magi, appena appresa la notizia del conferimento ad Orazio Schillaci dell’incarico di responsabile della Salute del governo Meloni. “In questo suo ruolo – aggiunge il segretario generale del Sumai – sono convinto che il neo Ministro Schillaci metterà la sua competenza e la sua capacità, doti che hanno contraddistinto la sua carriera accademica e che hanno fatto sì che l’Università di Tor Vergata, sotto la sua guida, diventasse tra gli atenei più prestigiosi al mondo. “Auguri dunque di buon lavoro – conclude Magi – da tutto il SUMAI Assoprof al nuovo ministro per le molte sfide che attendono lui e il nostro Servizio sanitario nazionale”.

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Anelli (Ordini medici): “Fieri che sia un collega, sia il paladino del Servizio sanitario nazionale”

“Buon lavoro al Presidente Giorgia Meloni e a tutto il Governo. Siamo fieri che il nuovo Ministro della Salute sia un collega: una conferma dell’attenzione che da sempre l’attuale maggioranza riserva alle professioni, dimostrandola con la disponibilità e l’ascolto. L’Italia, i cittadini, si aspettano ora grandi risposte.  Al nuovo Ministro della Salute noi medici rivolgiamo questo augurio: che sia il paladino del Servizio Sanitario Nazionale e che la Salute torni ad essere un punto essenziale, fondamentale del programma di governo”. Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, si rivolge al nuovo Governo e in particolare a Orazio Schillaci, appena indicato come Ministro della Salute. Lo fa in un VIDEO che andrà nel prossimo numero di Fnomceo Tg Sanità. “La situazione è stata influenzata nettamente – lo è ancora – dal Covid – spiega Anelli – con tutti i risvolti che questo ha determinato. Lo sforzo che noi medici abbiamo fatto in questo periodo di pandemia è stato notevolissimo. E oggi chiediamo al Governo, e quindi al nuovo Ministro, un impegno straordinario: l’impegno di salvaguardare il Servizio sanitario nazionale”. “Le nostre – continua – sono preoccupazioni che si poggiano sui dati: il 5% dei medici è oramai stabilmente all’estero, una parte importante lavora sempre di più nelle strutture private, soprattutto quelli con altissime competenze. E poi la carenza del personale, per gli errori fatti nel passato, sta mettendo sempre più in difficoltà il sistema”. “Non nascondiamo le preoccupazioni – aggiunge – che questo sistema, se non si interviene immediatamente, possa in qualche maniera essere messo a dura prova e non rispondere più alle reali necessità che i pazienti pongono ogni giorno. Per poterlo fare, non servono soltanto i soldi del PNRR: serve un investimento diretto sui medici”. “Noi chiediamo – conclude Anelli – che siano rivisti i programmi, sia in qualche maniera ridotta la forbice tra gli stipendi dei medici e quelli dei colleghi europei. Chiediamo che i medici abbiano maggiore capacità di incidere sulle decisioni che si prendono: non vogliamo un sistema aziendalistico ma vogliamo un sistema che risponda ai bisogni di salute della gente. E soltanto coloro che hanno le competenze, ossia i medici, possono farlo. Chiediamo che ci sia un intervento su tutte le professioni sanitarie: non è possibile che i medici debbano, ancora oggi, specie sul territorio, lavorare da soli. Abbiamo bisogno di poter lavorare tutti insieme, perché le competenze sono attribuite a ben 30 professioni sanitarie e queste devono essere in qualche maniera rese disponibili a tutti i cittadini”.

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Marcello Cattani (Farmindustria): Sono certo che con le sue altissime competenze e la sua storia professionale saprà affrontare al meglio le sfide di un sistema sanitario messo a dura prova dalla pandemia.

“Esprimo, anche a nome delle imprese farmaceutiche associate a Farmindustria, l’augurio di buon lavoro alla Presidente Giorgia Meloni e al nuovo Governo nel suo complesso che è chiamato sin da subito a intervenire in un quadro economico difficile,-  afferma Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria – Un augurio particolare va al Ministro della Salute, Professor Orazio Schillaci.  Sono certo che con le sue altissime competenze e la sua storia professionale saprà affrontare al meglio le sfide di un sistema sanitario messo a dura prova dalla pandemia. La Sanità in Italia richiede una governance con regole flessibili e davvero adeguate ai tempi per garantire l’accesso rapido e omogeneo alle cure a tutti i cittadini. Per questo è necessario – conclude Cattani – un approccio sempre più orientato a considerare la salute un investimento e non un costo per il bene del Paese e per la sua crescita”.

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Governo, la FNOPI augura buon lavoro e auspica collaborazione e attenzione sulle tematiche della salute e dei professionisti sanitari

La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche augura un buon e proficuo lavoro alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a tutti i ministri della Repubblica. L’Ordine che rappresenta oltre 460mila infermieri e infermieri pediatrici iscritti all’Albo in Italia saluta con particolare favore la nomina a ministro della Salute di Orazio Schillaci: in quanto professionista sanitario che ben conosce la cultura della cura e dell’assistenza, nonché come rettore dell’Università di Tor Vergata di Roma, dove ha sempre dato la massima rilevanza alla professione infermieristica. La FNOPI è certa che con la competenza e sensibilità dimostrate dal nuovo Ministro, il Governo possa dare attenzione alle proposte avanzate già nel corso della passata legislatura nell’interesse dei pazienti. Tra le priorità: l’inserimento all’interno dei nuovi LEA (livelli essenziali di assistenza) della branca specialistica assistenziale per dare uniformità di prestazioni a livello regionale e nazionale, con l’istituzione delle competenze specialistiche. La formazione infermieristica deve essere poi meglio valorizzata in tutti gli atenei, con l’istituzione di lauree magistrali a indirizzo clinico e scuole di specializzazione, al fine di rendere la professione sempre più linea con le complessità dei sistemi sanitari globali. Il nuovo Governo è chiamato inoltre a impegnarsi per risolvere l’annoso problema dell’attrattività, a partire dalla valorizzazione economica della professione infermieristica italiana, oggi agli ultimi posti per le retribuzioni in Europa. Situazione che, unita alle scarse possibilità di carriera, rende poco attrattiva la professione, con il rischio di sempre meno iscrizioni all’università. Per poter studiare ed elaborare assieme i percorsi migliori per raggiungere questi obiettivi, il dialogo dovrà essere da subito ampio e partecipato, con tutti i Dicasteri. La FNOPI è dunque da subito pronta a incontrare i ministri della Salute Schillaci; della Ricerca e dell’Università Anna Maria Bernini, dalla quale dipende il percorso della formazione e delle specializzazioni; del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone, con la quale la Federazione degli infermieri ha già condiviso all’interno del Comitato Unitario Professioni numerose proposte, come ad esempio quella dell’inserimento dell’infermieristica tra i lavori usuranti. La complessità dello scenario attuale necessiterà anche di un continuo confronto con tutti gli altri Ministeri, come del resto avvenuto di consueto, per favorire un costruttivo e coraggioso percorso di rinnovamento al servizio del Paese, nel solco dei valori della Costituzione, della Repubblica e del Codice deontologico delle professioni infermieristiche.

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Auguri di buon lavoro al neo Ministro della Salute dall’Aaroi Emac

L’AAROI-EMAC, l’Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area Critica, augura buon lavoro al neo Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci, cogliendo l’occasione per auspicare quanto prima un incontro con le Organizzazioni Sindacali della Medicina Ospedaliera, nella prospettiva di una ripresa a regime delle loro relazioni con il Dicastero che è stato chiamato a dirigere, per lungo tempo diradatesi anche a causa della pandemia. Sin dall’inizio della campagna elettorale, l’Intersindacale della Dirigenza Sanitaria del Pubblico Impiego aveva manifestato a tutte le forze politiche la necessità di mettere ai primi posti dell’agenda del nuovo Governo che sarebbe scaturito dalle urne, oggi insediatosi, il rilancio del SSN Pubblico. Per tale obiettivo l’Associazione si rende disponibile a collaborare fin da subito ad ogni livello istituzionale in rappresentanza dei medici di cui essa è portavoce, i quali prestano servizio nei settori ospedalieri più critici, dai Pronto Soccorso alle Sale Operatorie e alle Terapie Intensive, oltre che nell’Emergenza Pre-Ospedaliera. Sono tutti ambiti di diagnosi e cura che necessitano oggi più che mai di urgenti interventi di sostegno e di valorizzazione, anche al fine di invertire una vera e propria fuga dei professionisti dal pubblico impiego oggi più che mai drammatica proprio nelle Unità Operative laddove il SSN eroga prestazioni sanitarie per loro natura “essenziali”, come dimostrato non solo dall’emergenza Covid, ma forse ancor di più dalle ferite che le sue sequele continuano ad infliggere ai medici dipendenti a causa di condizioni di lavoro e di remunerazioni stipendiali che divengono ogni giorno meno attrattive, mentre paradossalmente aumenta a dismisura la spesa pubblica per poterle garantire reclutando medici a cottimo, così continuandosi ad alimentare un circolo vizioso che oltretutto ne fa sempre più pericolosamente scadere l’efficienza e la qualità, e che è urgente risolvere. Gli strumenti per invertire questa deriva di svendita della Sanità Pubblica al rialzo privato ci sono, e l’AAROI-EMAC resta a disposizione per offrire il suo contributo per tale obiettivo, augurandosi che esso sia alla base di una volontà politica a cui il nuovo Governo intenda dar corso al più presto.

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Cisl Medici: Buon lavoro, Ministro Schillaci

“È una Sanità in sofferenza quella di cui Orazio Schillaci si appresta a prendere le redini già dalle prossime ore. È una Sanità – afferma Benedetto Magliozzi, Segretario generale nazionale CISL Medici – che comunque conosce bene, essendo stato tanti anni nella trincea della professione a costruire un’esperienza che, unita a quella della sua veste di Magnifico Rettore dell’università degli Studi di Tor Vergata e di membro del Comitato Scientifico dell’Istituto, può rappresentare quel quid in più. Sa bene dunque, il neo ministro Schillaci, perché è così importante continuare a ribadire il ruolo strategico dei sanitari, definiti moderni eroi, ma poi troppo spesso lasciati in affanno a subire una condizione già esistente che la pandemia ha portato solo ulteriormente a galla. Anni di criticità e malessere professionale che stanno determinando la rassegnazione e l’abbandono in una figura che ora appare soffocata da compiti a volte impropri. Pressata da malessere, born out e discriminazione di genere. Bruciata da un mix micidiale fatto da errori di programmazione, tagli dissennati al sistema sanitario e stagioni contrattuali ferme per quasi un decennio. Mentre le giovani risorse scelgono di lasciare un Paese in cui le prospettive di soddisfazione professionale sono sempre più flebili. Un percorso in salita quello che l’aspetta, Ministro Schillaci, ma noi ci crediamo e non smetteremo di crederci. E ci uniamo a lei augurandole buon lavoro!”.

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Lo Smi: Riaprire il confronto con le rappresentanze dei medici

“Con l’affidamento all’On. Giorgia Meloni dell’incarico a comporre il nuovo governo auspichiamo una vera svolta per la sanità, invertendo la rotta e dicendo basta alle politiche dei tagli delle risorse per la sanità. La prossima legge di bilancio 2022 ci aspettiamo che preveda nuovi investimenti per il settore e per il Servizio Sanitario Nazionale” così Pina Onotri, Segretario Generale dello SMI. “Chiediamo – prosegue Onotri – che si adottino tutte le iniziative per recuperare e valorizzare il ruolo del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta e dei medici ospedalieri, assicurando a tutti un ruolo centrale nell’assistenza sanitaria, nell’ottica di un lavoro di equipe con le altre figure dell’assistenza sanitaria, socio sanitaria e sociale, anche nell’ambito delle case di comunità. Attendiamo dal nuovo Governo misure efficaci per garantire le tutele del personale medico e frenare la spinta alla privatizzazione della sanità, al contempo, auspichiamo che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non si riduca solo ad investimenti per l’edilizia sanitaria ma riesca a valorizzare i medici del territorio. Il Governo è a conoscenza che tre milioni di italiani sono senza medico di famiglia perché chi può fugge dalla professione e i giovani si guardano bene dallo scegliere la medicina di famiglia come professione? Le nostre proposte sono di buon senso e rivolte a risolvere l’imbuto formativo e trasformare il corso di medicina generale in specializzazione. Chiediamo che si aumentino le piante organiche assumendo medici di medicina generale e specialisti. È importante che si rintroduca la medicina scolastica, anche con la reintroduzione di materia di studio specifica riferita all’educazione sanitaria. Il nuovo Governo deve mettere mano alla riforma del sistema della emergenza/urgenza, in profonda crisi per scarsità di personale. Il nuovo Governo apra, da subito, il confronto con le rappresentanze dei medici” conclude Onotri.

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Iannantuoni Presidente Assimefac: Siamo certi che per estrazione professionale, preparazione e sensibilità saprà guidare nel migliore dei modi un dicastero così delicato

“A nome dell’ASSIMEFAC, mi congratulo per il prestigioso incarico conferitole”, così Leonida Iannantuoni, Presidente di ASSIMEFAC, in una dichiarazione esprime gli auguri di buon lavoro al Ministro della Salute, Orazio Schillaci. “Siamo certi che per estrazione professionale, preparazione e sensibilità saprà guidare nel migliore dei modi un dicastero così delicato a cui, per mandato dell’art. 32 della Costituzione, è demandato il compito di garantire la salute come diritto fondamentale dell’individuo ed interesse dell’intera comunità. L’ASSIMEFAC, società scientifica interdisciplinare, che opera nel campo della formazione, della ricerca e dello sviluppo delle cure primarie e della medicina di comunità, le invia le più fervide felicitazioni e offre la piena collaborazione mettendo a disposizione il proprio know how derivante dalla ricerca e dalla quotidiana esperienza professionale sul campo”.

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Marco Cossolo (Federfarma): Auguri al nuovo Governo e al nuovo Ministro Orazio Schillaci

“Al nuovo Governo guidato dalla Presidente Giorgia Meloni e, in particolare, al neoministro della Salute, Professore Orazio Schillaci, auguro buon lavoro a nome mio e dei Titolari di farmacia privata. Stiamo vivendo un momento difficile dal punto di vista economico e sociale, ora più che mai è importante mettere a frutto la lezione appresa con la pandemia, la quale ci ha insegnato che la salute è un nostro diritto primario e le risorse destinate ad essa non sono una spesa ma un investimento a vantaggio della collettività. Federfarma è pronta, come sempre, al dialogo e alla collaborazione con le Istituzioni in rappresentanza delle farmacie italiane, primo presidio sociosanitario del SSN a contatto con tutte le realtà del territorio. La farmacia, grazie alla sua capillarità, costituisce il primo anello di congiunzione tra cittadini e Servizio Sanitario Nazionale ed offre a tutti un uguale accesso ai farmaci e ad una gamma sempre più ampia di servizi sanitari. Siamo certi che la salute dei cittadini italiani verrà adeguatamente tutelata grazie alla grande competenza ed esperienza del Professore Schillaci, nuovo Ministro della Salute, al quale rinnoviamo i nostri migliori auguri.”

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I farmacisti italiani augurano buon lavoro al nuovo Ministro della Salute

La Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani (FOFI) porge i migliori auguri di buon lavoro al Professor Orazio Schillaci, neo Ministro della Salute. “Ci auguriamo che in questo contesto di rinnovata fiducia, il ministero possa continuare nell’opera di rilancio dell’assistenza territoriale di cui, durante la pandemia, i farmacisti si sono confermati un pilastro fondamentale”, dichiara Andrea Mandelli, presidente FOFI. “Al Ministro Schillaci mettiamo a disposizione tutto il nostro impegno e la nostra disponibilità per proseguire nel cammino di realizzare una sanità più equa, efficiente e vicina ai cittadini, obiettivo per il quale i farmacisti italiani sono da sempre in prima linea”.

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I pediatri Fimp: La sua esperienza e professionalità saranno fondamentali per la guida di un dicastero così importante

La pediatria di famiglia italiana plaude alla nomina del prof. Orazio Schillaci a Ministro della Salute. “La sua esperienza e professionalità saranno fondamentali per la guida di un  dicastero così importante”. Lo sostiene il dott. Antonio D’Avino, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP). “A nostro avviso bisogna continuare a garantire l’universalità del sistema sanitario nazionale e potenziare le cure primarie e territoriali – sottolinea il dott. D’Avino -. E’ questa una delle lezioni che la terribile pandemia ci ha insegnato negli ultimi anni. La figura del pediatria di libera scelta è stata fondamentale nel garantire l’assistenza a milioni di bambini e adolescenti. Proseguiremo a collaborare con il Ministero della Salute e le altre istituzioni sanitarie, locali e nazionali, per tutelare e potenziare la pediatria di famiglia, una peculiarità che contraddistingue il nostro sistema sanitario da quello di altri Paesi Europei”.

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CIMO-FESMED: «Ci auguriamo confronto con sindacati per risollevare SSN»

«I medici della Federazione CIMO-FESMED ringraziano Roberto Speranza per il suo operato alla guida del Ministero della Salute in questi anni complessi e si congratulano con il nuovo Governo e con il nuovo Ministro Orazio Schillaci, augurando a tutti un buon lavoro», dichiara in una nota il Presidente del sindacato Guido Quici. «Risollevare il Servizio sanitario nazionale, dopo anni di tagli che hanno portato ad una riduzione importante dell’offerta sanitaria, richiede impegno, lungimiranza e concretezza, che siamo certi il Ministro Schillaci garantirà – aggiunge Quici -. Si tratta senza dubbio di un lavoro complesso, che dovrà necessariamente partire dalla valorizzazione del ruolo dei medici e dei professionisti sanitari, sempre più stanchi delle inefficienze del SSN, da cui stanno fuggendo in massa». «Auspichiamo quindi l’avvio di un confronto serio e continuativo tra il Ministro e le rappresentanze sindacali del personale sanitario per assicurare la piena attuazione di quanto previsto dall’Art.32 della Costituzione, ridando vigore ad un Servizio sanitario nazionale pubblico e universalistico che ponga al centro i bisogni dei pazienti e renda nuovamente fieri del proprio lavoro tutti i medici italiani», conclude il Presidente della Federazione CIMO-FESMED, cui aderiscono ANPO-ASCOTI, CIMO, CIMOP e FESMED.

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Fedriga (Regioni): auguri di buon lavoro al nuovo Governo

“La Conferenza delle Regioni nell’augurare buon lavoro al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai Ministri del nuovo Governo, rinnova la disponibilità per una proficua collaborazione con l’esecutivo”, dichiara Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni. “Intendiamo condividere le responsabilità e le sfide che il nostro Paese ha di fronte, consapevoli che insieme le istituzioni possano superare le difficoltà e affrontare passaggi fondamentali. Per questo ho convocato lunedì 24 la Conferenza delle Regioni per discutere un’agenda di priorità da inviare. Dopo la fiducia delle Camere siamo pronti a lavorare con il nuovo Governo secondo la leale collaborazione e cooperazione istituzionale”.

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Oliveti (Enpam-Adepp): auguri a nuovo governo di politica, professioni e scienza

“A nome dell’Enpam, l’Ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri, e dell’Adepp, l’Associazione degli enti di previdenza privati italiani, rivolgo al nuovo Governo i migliori auguri di buon lavoro”, così il presidente di Enpam e di Adepp, Alberto Oliveti. “L’esecutivo che nasce si distingue per una forte impronta politica di cui va dato merito alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e anche per una forte attenzione alle competenze nelle singole materie”, continua Oliveti. “La nomina di Marina Calderone a ministro del lavoro onora l’intero mondo delle professioni – sottolinea il presidente di Enpam e di Adepp -. Nell’ufficio più importante di via Veneto siederà infatti non solo un’esperta di lavoro e di Welfare, ma anche una profonda conoscitrice delle libere professioni, che ha finora rappresentato con autorevolezza e decisione”. “Grande soddisfazione – prosegue Oliveti – per la scelta di Orazio Schillaci, medico e uomo di scienza, per guidare il dicastero della Salute del post -Covid e che dovrà concentrarsi sul potenziamento della medicina del territorio alla luce del Pnrr”. “Congratulazioni – conclude Oliveti – a Giancarlo Giorgetti che passa all’Economia e alle finanze, ministero co-vigilante delle Casse di previdenza e regista dei piani di ripresa del Paese”.

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Aiom: Pronti a collaborare per un Piano di recupero dell’Oncologia

“Auguriamo buon lavoro al nuovo Ministro della Salute, Orazio Schillaci. I pazienti oncologici rappresentano un vero e proprio esercito di persone, sono circa 3 milioni e 600 mila in Italia. Il sistema sanitario deve saper rispondere ai nuovi bisogni di questi cittadini. Serve una strategia unitaria per combattere il cancro. Il Prof. Schillaci è un medico nucleare e conosce bene i problemi dell’oncologia. Chiediamo al nuovo Ministro della Salute di inserire in agenda, tra i primi obiettivi da realizzare, un reale potenziamento dell’oncologia, con un’attenzione a 360 gradi, dalla prevenzione all’assistenza domiciliare, alle terapie, alla riabilitazione, all’accompagnamento di fine vita, fino alla ricerca clinica, in grado così di incidere a 360 gradi sull’impatto di questa patologia nel nostro Paese”. È questo il commento di Saverio Cinieri, Presidente nazionale AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), alla presentazione del nuovo Governo da parte del Presidente del Consiglio incaricato, Giorgia Meloni. “I tumori – afferma Saverio Cinieri – stanno diventando sempre più malattie croniche grazie ad armi efficaci come l’immunoncologia e le terapie mirate, che si aggiungono a chirurgia, chemioterapia, ormonoterapia e radioterapia. Però devono essere abbreviati i tempi di accesso alle nuove terapie, oggi troppo lunghi. Senza dimenticare la prevenzione, visto che il 40% dei casi e il 50% delle morti oncologiche possono essere evitati agendo su fattori di rischio prevenibili, in particolare sugli stili di vita. Serve un vero e proprio ‘piano di recupero’ dell’oncologia, per colmare i ritardi nell’assistenza ai pazienti oncologici accumulati durante la pandemia che parta dagli stili di vita sani: no al fumo, dieta corretta e attività fisica costante. Inoltre, a causa della pandemia, gli screening per il tumore della mammella, della cervice uterina e del colon retto hanno registrato una netta riduzione. Siamo pronti a collaborare con il nuovo Ministro della Salute per definire questo progetto”.

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Ficog: più fondi pubblici per la ricerca clinica oncologica indipendente

“Congratulazioni a Orazio Schillaci per la nomina a Ministro della Salute. Servono più fondi per le sperimentazioni, il finanziamento pubblico in questo settore è, da sempre, sottodimensionato nel nostro Paese, nonostante rappresenti un elemento portante per l’innovazione e il miglioramento dell’assistenza. In Italia quasi il 40% delle sperimentazioni riguarda l’oncologia. Pur avendo poche risorse a disposizione, gli studi condotti in Italia hanno cambiato la pratica clinica a livello internazionale in diversi tipi di tumori, portando alla modifica di linee guida e raccomandazioni. Ci auguriamo che la ricerca clinica oncologica indipendente rientri fra le priorità del nuovo Ministro”. È l’auspicio rivolto al nuovo Ministro della Salute da Carmine Pinto, Presidente di FICOG (Federation of Italian Cooperative Oncology Groups). “Le difficoltà a cui va incontro la ricerca non sponsorizzata dall’industria sono sintetizzate nella progressiva diminuzione del numero di studi indipendenti negli ultimi anni – afferma Carmine Pinto -. La ricerca clinica è un motore di sviluppo economico e sociale, che può offrire un contributo importante alla sostenibilità del sistema. Vi sono poi ricadute positive sull’occupazione, grazie all’impiego di profili professionali di elevata specializzazione. E i centri in cui vengono svolte le sperimentazioni cliniche garantiscono la crescita dei ricercatori coinvolti. Senza dimenticare i grandi vantaggi per i pazienti, che accedono a terapie innovative anche alcuni anni prima della rimborsabilità”.

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I Reumatologi: Auspichiamo un forte impegno da parte del nuovo Esecutivo soprattutto per la realizzazione della mozione parlamentare per i pazienti reumatologici

“Facciamo i nostri più sinceri auguri al neo Ministro della Salute Orazio Schillaci”. E’ quanto dichiarato dal prof. Roberto Gerli, Presidente Nazionale della Società Italiana di Reumatologia (SIR). “La reumatologia italiana sta attraversando un momento molto particolare – sottolinea il Presidente Gerli -. Siamo ancora alla prese con la pandemia ed esistono vecchi problemi strutturali che devono essere affrontati. C’è una poi una mozione parlamentare, approvata nei mesi scorsi dalla Camera, che impegna il governo nel migliorare l’assistenza ai pazienti reumatologico. Deve essere resa operativa il prima possibile con appositi provvedimenti. Per tutti questi motivi auspichiamo un forte impegno da parte del nuovo Esecutivo e siamo pronti a collaborare con il Ministro”. “Siamo convinti che il prof. Schillaci con la sua lunga esperienza nel mondo della sanità possa svolgere un buon lavoro” ha concluso il prof. Gerli.

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Sapino (Siapec-Aip): Saprà guidare la svolta verso la completa digitalizzazione dei laboratori di anatomia patologica

“Siamo pronti e lieti di collaborare con il neo-ministro della salute Orazio Schillaci”. E’ quanto dichiarato dalla professoressa Anna Sapino, Presidente della SIAPeC-IAP  (Società Italiana di Anatomia Patologica e Citopatologia Diagnostica). “In Italia stiamo assistendo da alcuni anni ad una rivoluzione: la completa digitalizzazione dei laboratori di anatomia patologica – prosegue la prof.ssa Sapino -. Si tratta di una svolta importante che potrà migliorare notevolmente l’assistenza sanitaria a milioni di italiani alle prese con gravi malattie, tra cui i tumori. E’ un processo complesso che deve essere guidato dalle istituzioni nazionali e regionali. Il nuovo Ministro della Salute a nostro avviso possiede tutte le competenze per realizzare questa importante svolta. Gli auguriamo buon lavoro”.

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Fossc: Più risorse e posti letto per potenziare gli ospedali

“Plaudiamo alla nomina del nuovo Ministro della Salute Orazio Schillaci, autorevole collega, uno di noi in quanto Past President di una Società Scientifica quale la Società Italiana di Medicina Nucleare. Lo stato dell’assistenza negli ospedali del nostro Paese richiede interventi urgenti. La vita media di moltissime strutture ha superato ogni limite plausibile, servono una profonda modernizzazione e più risorse. Dobbiamo tornare indietro e abbandonare tutte le politiche di deospedalizzazione che hanno colpito il settore negli ultimi 40 anni. Rappresentiamo i professionisti che assistono i cittadini nei reparti. Forti della nostra esperienza diretta sul campo, vogliamo porci come interlocutori privilegiati per proporre soluzioni concrete al nuovo Ministro della Salute”. La richiesta di collaborazione e di una immediata interlocuzione al neoministro viene dal “Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani” (FoSSC), che riunisce oltre 30 società scientifiche, e da FOCE (Federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi). “Il potenziamento e l’ammodernamento sostanziale degli ospedali e dei Policlinici universitari del nostro Paese devono essere realizzati attraverso l’aumento dei posti letto di degenza ordinaria e delle terapie intensive e la riorganizzazione dell’area medica – afferma Francesco Cognetti, Coordinatore di FoSSC e Presidente di FOCE -. Va superata la storica dualità fra ospedale e territorio, a favore di un unico sistema di servizi interconnesso, continuo e complementare in cui prevalga l’idea di ospedale esteso al territorio e adeguato alle necessità della popolazione. Per questo vanno rivisti completamente i parametri organizzativi dei nosocomi sanciti con il Decreto Ministeriale 70 (DM 70 del 2 aprile 2015). È necessario investire anche sul personale, perché medici e infermieri sono numericamente inadeguati in rapporto alla popolazione del nostro Paese. Va posta inoltre, e non più solo a parole, un’elevata considerazione nei confronti del valore strategico dell’elemento professionale e dello sviluppo delle discipline mediche dal punto di vista scientifico, organizzativo ed operativo. Inoltre l’Italia deve adeguarsi quanto prima al Regolamento europeo sulle sperimentazioni cliniche, perché restano ancora troppi nodi irrisolti e pesanti vincoli burocratici”.
“Siamo certi – conclude il prof. Cognetti – che l’azione del nuovo Ministro sarà caratterizzata da una linea di netto distacco dalle politiche sulla Sanità dei Governi che si sono succeduti alla guida del Paese negli ultimi dieci anni e che tenga, invece, in seria considerazione le ragioni e le necessità dei milioni di cittadini ammalati del nostro Paese ed affronti con spirito innovativo ed estrema attenzione anche tutti gli aspetti della diffusione e potenziamento della ricerca clinica nel nostro Paese e, in ultima analisi, con prontezza e competenza il problema di una nuova e radicale riforma del sistema ospedaliero che risolva gli annosi problemi che lo affliggono”.

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Nursing Up. De Palma: Un sincero in bocca al lupo al neo Ministro della Salute, Professor Orazio Schillaci, un “uomo di campo”

“Solo da poche ore il Governo italiano ha un nuovo Ministro della Salute. Si tratta del Professor Orazio Schillaci, classe 1966, medico, rettore dell’Università Tor Vergata di Roma, ma soprattutto componente, dal 2020, del Comitato Scientifico dell’Istituto Superiore della Sanità. Apprezziamo molto il fatto che la scelta del neo Premier Giorgia Meloni non sia stata solo politica, ma che un incarico così importante sia stato conferito ad un “uomo di campo”. Riponiamo molte aspettative, i cittadini e tutti i professionisti della sanità siamo certi la pensano come noi, in una decisione che ci auguriamo si riveli coerente e in linea con le priorità che la situazione del nostro SSN ci impone, a partire dalla doverosa ricostruzione di un sistema traballante, che ha il dovere di darsi un “restyling”, valorizzando finalmente gli operatori sanitari di casa nostra, arginando le fughe all’estero e le dimissioni con un massiccio e coraggioso piano di assunzioni». Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up «Non serve infatti la sfera di cristallo per comprendere che la prima vera piaga da risanare sarà quella carenza infermieristica di 80mila unità che mina sul nascere la qualità delle prestazioni sanitarie e rappresenta un grave deficit, alla luce del crescente fabbisogno di professionisti chiamati alla tutela della salute di una collettività che viaggia sempre di più verso un’età media che si è pericolosamente innalzata. Il nostro sindacato, come sempre ha fatto in passato, garantirà al neo Ministro equilibrio e coerenza nel proprio modus operandi, mettendo a sua disposizione la serena e concreta volontà di collaborare verso obiettivi comuni, che vedano al centro dei nuovi doverosi traguardi da raggiungere gli infermieri e gli altri professionisti della salute, naturalmente non arretrando di un millimetro rispetto ai contenuti delle nostre storiche battaglie. Rivolgiamo per tanto un sincero in bocca al lupo al Ministro Schillaci, nella speranza che per la politica sanitaria italiana sia in arrivo la stagione del fare, e non più quella delle promesse a vuoto e delle improduttive pacche sulle spalle», conclude De Palma.

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