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Problemi di contenuto più che di forma

PS6-Moirano
Preoccupante appare l’approccio culturale e la separazione che esiste fra il mondo ospedaliero e il mondo territoriale, molte volte anche in modo contrapposto, conflittuale. Un nuovo equilibrio per nuove esigenze

di Fulvio Moirano

Da più parti si segnala la necessità di rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale e ci si concentra soprattutto sul finanziamento insufficiente del fondo sanitario, sulla carenza del personale, sulla carenza di posti letto, sulla debolezza del territorio rispetto agli ospedali. Se vogliamo passare in rassegna i temi sopraesposti occorre segnalare senz’altro che il finanziamento del servizio sanitario nazionale ha subito negli anni un importante flessione rispetto al Pil (al di là delle “iniezioni” finanziarie per il Covid-19); peraltro è difficile fare confronti con i paesi europei simili a noi quali la Francia, la Germania che non hanno il nostro debito pubblico, che genera spesa per interessi elevatissima. Infatti l’Italia ha come prima spesa pubblica quella pensionistica, come seconda la Sanità come terza appunto la spesa per interessi, che con l’inflazione è cresciuta ulteriormente ed è quindi molto stretta la possibilità di prevedere una crescita importante del finanziamento pubblico per la Sanita nei prossimi anni.

Per quanto concerne la carenza di personale è vero che vi sono situazioni di carenza in particolare per il personale infermieristico e per alcune specialità mediche (lo scorso anno si sono laureati più medici che infermieri) soprattutto mantenendo gli attuali assetti organizzativi.

Sulla supposta carenza di posti letto per acuti mi preme sottolineare con forza che ciò non è vero; infatti nel 2019 in Italia sono stati necessari circa 2,5 posti letto per 1000 abitanti anziché il 3 per mille e anche l’offerta di posti letto realmente utilizzata per la postacuzie era inferiore in quasi tutte le regioni allo 0,7 per 1000 abitanti. Era peraltro vero che l’utilizzo di posti letto nell’area medica fosse molto vicina al 90% mentre quella per le discipline chirurgiche si aggirava sul 60%. La revisione del Dm 70 non può che passare da una presa d’atto della ridondanza di offerta di posti letto nelle discipline chirurgiche che spesso la politica nazionale e regionale ha difficoltà a riconvertire. Inoltre anche il più elevato utilizzo dei posti letto in area medica è spesso un indicatore della bassa funzionalità del territorio…Leggi l’articolo completo >>

 


Sfoglia il numero di giugno di Panorama della sanità. Il dibattito aperto ha coinvolto numerose autorevoli rappresentanti del nostro settore, in un dialogo referenziato che mira a coinvolgere e contribuire ad una sempre più nuova visione del nostro sistema sanitario.

Hanno scritto per noi: Marco Annoni, Alice Basiglini, Vincenzo Carrieri, Giuliano Cazzola, Barbara Cittadini, Gianfranco Damiani, Mario Del Vecchio, Maurizio Di Giosia, Salvino Leone, Francesco Longo, Giuseppe Maria Milanese, Fulvio Moirano, Giovanni Monchiero, Carlo Nicora, Fabrizio Niglio, Giandomenico Nollo, Angela Pirri, Walter Ricciardi, Danny Sivo, Federico Spandonaro, Giuseppe Tortora, Marco Trabucchi, Ketty Vaccaro. Leggi tutte le affiliazioni 

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