Assieme a Francesco Cattel, Direttore della Farmacia Ospedaliera Azienda Ospedaliero-Universitaria della Città della Salute e della Scienza, abbiamo discusso di Hta e dell’importanza di investire in formazione
Partiamo dalle regole. Quale l’impatto del nuovo regolamento Ue sul sistema nazionale di valutazione dei farmaci?
Teoricamente molto rilevante, parliamo certamente di una grande rivoluzione nell’ambito della valutazione. Ma c’è ancora molto lavoro da fare per costruire una rete europea che permetta la diffusione e la comunicazione delle valutazioni e dei vari know how che verranno sviluppati dal gruppo europeo centrale dedicato a questo tipo di attività.
È stato anche varato il nuovo piano nazionale Hta. Le chiedo di indicarmi un punto di forza ed una mancanza.
Io penso che si stia facendo molto, soprattutto negli ultimi anni. C’è stata una grossa evoluzione nel discorso dell’Hta sia da parte di Aifa che di Agenas.
Il punto di forza è proprio lo sforzo, il tentativo che si sta facendo grazie, va detto, anche all’ausilio di tutti gli stakeholder e non soltanto di Aifa e Agenas. Un contributo determinante arriva infatti dalle società scientifiche, Sihta in primis che anche grazie al presidente Mennini ha portato avanti molte istanze che hanno funzionato da stimolo per lo sviluppo di un programma di Hta serio in linea con quanto si fa nel resto di Europa.
Il difetto è a mio avviso ruota attorno al bisogno di formazione. Malgrado sia stato stanziato un programma di formazione specifico per i professionisti dell’Hta, a mio avviso dovremmo fare di più. Servirebbe uno sforzo ulteriore di investimento a livello formativo non solo da parte di Aifa e Agenas, ma in maniera più strutturata e capillare accreditando ad esempio dei centri a livello regionale per portare la formazione ancora più vicina ai professionisti. Io dico in primis anche per il farmacista, che è certamente una figura chiave nell’ambito dell’Hta perché di fatto il direttore di farmacia ospedaliera gestisce in media la seconda voce di un’azienda ospedaliera.
Direttore S.C. Farmacia Ospedaliera A.O. U. Città della Salute, Responsabile ss Farmacia Clinica, Francesco Cattel è professore a contratto Scuola di specializzazione in “Farmacia Ospedaliera” Farmacia, Componente Direttivo SIHTA 2020-2023, Segretario Nazionale SIFO dal 2017 a luglio 2020 ,Consigliere nazionale Direttivo Sifo , quadriennio 2016-2020 Responsabile Laboratorio SIFO Hta, Segretario regionale SIFO Piemonte e Valle D’Aosta 2012/2016, Docente a Contratto in svariati master e corsi di perfezionamento presso varie università italiane. Ha maturato diverse esperienza in vari Progetti nazionale e regionali sul tema Hta, farmacoutilizzazione, Farmacista di Reparto/Dipartimento Clinico, Esperienza e pubblicazioni in tematiche quali Hta, Farmacia Clinica, Farmacoeconomia, Oncologia , Rischio clinico ed Infettivologia, Presidente XXXIV Congresso Nazionale SIFO
Molti passi avanti, dicevamo, ma anche punti da sondare maggiormente. Su cosa dovrebbe concentrarsi il dibattito che ruota attorno all’Hta oggi?
Secondo me bisognerebbe ancora potenziare comunicazione tra queste nuovi centrali deputate a valutazione di Hta, quindi Aifa e Agenas, con le Regioni. Bisogna quindi costruire meglio la rete che parte dal centro e arriva alla periferia. Sarebbe bello vedere dei percorsi di accreditamento di centri di valutazione di Hta regionali.
Facciamo un passo indietro. Masterpharm 2023. Quali i punti più rilevanti di questo evento formativo?
Masterpharm si propone come un appuntamento fisso, costruito nell’arco dell’anno. È nato come un luogo di confronto non soltanto tra farmacisti, ma anche tra i vari operatori sanitari che funge da stimolo e supporto alle tre società scientifiche che lo patrocinano Sihta, Sifo e Sifact.
Un nostro obiettivo è certamente quello di offrire ai partecipanti prospettive e realtà lavorative differenti con cui confrontarsi. L’esperienza del Piemonte (nel primo modulo), una prospettiva nazionale (nel secondo) per vedere come tutte le altre regioni lavorano e un orizzonte di taglio internazionale (nel terzo).
Nella natura stessa di questo evento si evince chiaramente l’importanza di condividere nozioni ed esperienze, anche dialogando con altri professionisti. Perché è così importante oggi puntare sulla condivisione di know how?
È fondamentale. Diciamo che è il fattore determinante che fa crescere Sanità. La possibilità di confronto e di comunicazione favorisce senza dubbio la crescita complessiva del sistema oltre che aggiungere molto alla professionalità dei singoli.
Lei ha parlato di un evento internazionale. Quando sarà?
A novembre ci saranno due giorni, il modulo conclusivo di Masterpharm, in cui saranno proposti case ed esperienze a livello internazionale.